Monza non merita questi Amministratori pseudodemocratici
Ecco una notizia che lascia davvero, come si suol dire “l’amaro in bocca”, anzi, il “veleno in bocca”.
L’Amministrazione comunale in carica, rappresentativa di raggruppamenti che si proclamano di sinistra (laica o cattolica), ha realizzato un atto rivelatore della più astiosa ostilità nei confronti di un consigliere di opposizione… anzi di uno dei più significativi e coraggiosi ad essa appartenenti: il Consigliere Paolo Piffer.
La premessa: da 14 anni fino ad oggi Paolo PIFFER ha prestato continuativamente attività di consulente nel programma SINTESI, un programma promosso e finanziato da Regione Lombardia, e realizzato attraverso la collaborazione di più’ strutture operanti nel sociale, con Capofila il Comune di Monza.
Finalità del programma è dare supporto in vario modo al reinserimento dei detenuti nella società civile, aiutandoli a ritornare ad una normalità di vita, obiettivo che richiede negli operatori un complesso di qualità del tutto particolari e specifiche, nonché una disponibilità operativa anche fuori dei limiti temporali ed applicativi di una ordinaria prestazione lavorativa
E chi ha avuto ragione di seguire Paolo Piffer nella sua attività politica….di verificare ed apprezzare I suoi interventi in Consiglio, sempre supportati dall’approfondimento dei problemi che proponeva, e da garbati ma efficaci rilievi critici, connotati da impegno civico sempre pulsante, non può dubitare che con lo stesso impegno e con la stessa personalità PIFFER abbia operato anche nel sua attività lavorativa con i detenuti, arricchendo, attraverso la lunga continuità professionale, la conoscenza di una realtà umana sicuramente difficile, per fornire a chi ha sbagliato la possibilità di un recupero umano e sociale, anche nell’interesse di tutta la collettività per evitare ricadute delinquenziali.
E per questo la notizia, comunicata dallo stesso PIFFER ,di revoca dal suo incarico, individuando anche precise ragioni risalenti alla volontà della Amministrazione Comunale, ci ha lasciati sorpresi, e ci è parso doveroso un approfondimento, alla ricerca o di una smentita o di una conferma delle ragioni indicate da PIFFER -pur con la signorilità che lo ha contraddistinto anche in questa occasione- di essere stato “licenziato” dal Comune di Monza per rappresaglia alla sua severa ed incalzante opposizione consiliare.
Tanto ci sembrava assurdo, anzi impossibile un simile comportamento!
Ecco il risultato della nostra ricerca al quale siamo pervenuti, e che vogliamo con voi condividere
Intanto è emerso che il Comune, sollecitato dalla stampa a spiegare le ragioni del fatto, ha invece “dirottato” l’interrogante a Claudio Ilarietti, Presidente del Consorzio Exit, mentre sarebbe stato logico , anzi doveroso, anzi molto opportuno , che rispondesse direttamente almeno a voce dell’Assessore alla partita.
Perché?
Per la compresenza di due particolari condizioni: 1) si trattava di collaborazione prestata da PIFFER per ben 14 anni (sempre confermato) in un progetto del quale l’Amministrazione Comunale Monzese era non uno dei diversi partecipanti, ma il Capofila, dunque con potere decisionale primario; 2) per la sua qualifica di Consigliere Comunale di opposizione, e di vivace contrapposizione con l’Amministrazione in carica, il che creava la necessità appunto di dover escludere ogni spontanea e probabile illazione che poteva sorgere presso l’opinione pubblica- sulle ragioni della esclusione di PIFFER.
E cosa ha detto Ilarietti: nessuna critica sull’operato di PIFFER; nessuna valutazione di superfluità o non adeguatezza della prestazione lavorativa da lui data; anzi sottolineava che quella seguita da PIFFER era una sperimentazione innovativa a livello nazionale; nessuna insufficienza di risorse economiche, che anzi i compensi prima corrisposti a PIFFER, sia pure con una riduzione percentuale resa necessaria per tutti i partecipanti al progetto per effetto della contrazione finanziaria applicata dalla Regione ,sono state ora “dirottate” su altri soggetti ai quali è stata incrementata la prestazione oraria con conseguente incremento del compenso.
Sentire che l’Amministrazione Pilotto aveva ritenuto semplicemente ( e come mai dopo 14 anni)che il lavoro di Paolo Piffer poteva essere svolto con equivalente risultato, assegnando un pacchetto di ore lavorative aggiuntive ad operatori di rete od a personale interno di competenza amministrativa, rende evidente non soltanto che non si è trattato del perseguimento di una riduzione di costi per il bilancio comunale (per altro il finanziamento è regionale) e neppure di sostituzione di un progetto educativo con un altro…..ma dunque solo e soltanto di una terza ipotesi proprio di una ingegnosa (anche se davvero sprovveduta!) operazione per danneggiare e mortificare un Consigliere di opposizione “fastidioso”, intento accompagnato dalla miserevole valutazione spregiativa che tanto per l’esplicazione di un’attività di aiuto a “soggetti deboli ed emarginati” non occorre siano applicati soggetti di cultura e di ricchezza umana speciale , ma chiunque va bene!
Ed il cerchio così si chiude con la dolorosa conferma….che purtroppo Piffer nella sua denuncia aveva ragione!
Questo è stato il comportamento di un gruppo di amministratori vendicativi, per i quali valori come giustizia, democraticità, rispetto degli interessi della collettività e della preziosa diversità di opinioni, interesse ed impegno verso i deboli ed i bisognosi (valori che andrebbero difesi come il bene più sacro da parte di politici “democratici”) sono invece aspirazioni ed impegni del tutto mancanti nella scaletta dei loro interessi, nel loro DNA!
Chi a suo tempo borbottò’ che Piffer era un “politico fallito” non si accorge che così operando, ha posto un abisso tra se’ e PIFFER, ed ha creato attorno a se’, ed a chi lo asseconda politicamente, un “ baratro di disistima politica ed umana”.
Noi con questa nota vogliamo accompagnare alla denuncia di un sopruso, una manifestazione di solidarietà a Paolo PIFFER, ad un Consigliere di minoranza, ad un operatore che si è sempre impegnato in aiuto di chi nella vita per mille ragioni non ce l’ha fatta ma vuole risorgere.
Sarà una campana suonata a vuoto?
Noi stimiamo ed abbiamo fiducia nei Monzesi.