“Nel mezzo del cammin di nostra vita….”
Avevamo in corso di redazione una serie di note ( come noi le chiamiamo) su questo ultimo anno di Amministrazione della Giunta in carica - dalla rimozione dell’assessore Turato, alla cementificazione cittadina in corso, legittimata dall’assessore in delega, erroneamente, ma caparbiamente, con il broccando dura lex sed lex, al grottesco inciampo degli street tutor, alla “brillante” operazione Bellani con i sovra costi per la bonifica del suolo stranoti a tutti gli operatori del settore da tempi remoti - quando una combinazione astrale veramente maliziosa ha fatto coincidere due eventi:
- la serafica prospettazione fatta alla stampa da parte del Sindaco Pilotto del personale interesse per la sua ricandidatura alle elezioni amministrative del 2027
- la pubblicazione su Sole 24 Ore del sondaggio sul gradimento manifestato dai cittadini monzesi per il proprio Sindaco -2,2 % dalla elezione a sindaco ; 0,50% dall’anno precedente (il 2024) , con un gradimento sceso 49% ( 51,2% alle elezioni del 2022), a fronte, esempio molto significativo, del risultato del “vicino di casa” Beppe Sala che ha avuto un gradimento del 59% guadagnando 1,3% rispetto alla sua ultima elezione, e nonostante gli ultimi mesi difficilissimi per la Giunta milanese.
Una discesa nell’ apprezzamento dei Monzesi veramente ragguardevole e significativa già di per se… ma ancor di più se rapportata alla classifica generale italiana, a quella del regionale lombarda, ed alla valutazione che nell’ analogo sondaggio dell’anno 2020 aveva ottenuto il suo predecessore Allevi , il 51% dei voti favorevoli, con un incremento rispetto alla sua elezione dell’ anno 2017 di +4,3 % che gli era valsa la collocazione al 37 posto su 105 Sindaci italiani rispetto Pilotto, che si colloca al 63 posto.
A noi è sembrato un momento molto molto significativo, meritevole di approfondimento e di riflessione!
Le elezioni notoriamente sono il momento di gloria delle organizzazioni partitiche, che come sanguisughe convogliano con ogni mezzo voti al loro candidato: non interessano progetti; non interessano qualità e meriti dello sponsorizzato, interessano incontri, aperitivi, e pranzi e cene ( per chi ha a disposizione più risorse), gestendo, con la precisione di una tabellina numerica, i voti che ciascun partecipante può assicurare, e offrendo, in cambio, promesse ( più o meno vincolanti) di favori ed agevolazioni ad elezione raggiunta
Poi c’è il programma elettorale… poi, se l’azione partitica ha funzionato bene, e se il programma elettorale è convincente, c’è la vittoria.
Poi arriva la realtà quotidiana… e il ritmo cambia… o l’interlocuzione con gli elettori si fa rara ed occasionale… le loro forme di organizzazione spontanee.
“I Comitati”, hanno sempre torto e non vedono mai giusto, le priorità diventano altre, l’attuazione delle linee programmatiche prende un percorso inaspettato e diverso, priorità e scelte si determinano ad altri tavoli, con altri interlocutori (regionali, statali, imprenditoriali)… Monza diventa strumento per coltivare il potere e non lo scopo dell’azione Amministrativa.
Ma ad un certo punto arriva questo momento magico, a metà circa del mandato della Giunta ( a somiglianza del sistema politico americano), in cui calcoli, parole, promesse, e perentorie asserzioni con le quali essa opera, garantite da approvazioni consiliari sempre prone al diktat del partito (ed all'obiettivo primario di conservare lo”status quo”) sono finalmente sottoposte al libero giudizio dei cittadini, che finalmente trovano il loro legittimo e spontaneo palcoscenico democratico per esprimersi senza spinte e condizionamenti: ed ecco il risultato!
E così i sentimenti dei cittadini… diventano risentimenti… e guarda caso i primi ad entrare in rotta di collisione sono proprio i cittadini che fanno parte della maggioranza del Governo Pilotto, i primi a percepire il tradimento degli obbiettivi e delle speranze!
E noi vogliamo aggiungerci anche tradimento del metodo, perché prepotenza, presunzione ed arroganza stanno diventando connotazione peculiare di questa gestione amministrativa, a cominciare proprio dalla gestione del Presidente del Consiglio Comunale, che oltre alla volgarità dell’eloquio si contraddistingue permanentemente per la faziosità con la quale esplica la sua funzione he dovrebbe essere super partes.
Un capovolgimento di contenuti e di sistema!
Ora, il commento di Pilotto che questa valutazione negativa dei cittadini Monzesi non è una bara per cui intende proseguire imperterrito nella sua azione… lungi dall’apparire manifestazione di sicurezza e certezza del proprio buon operato, sembra manifestazione di cecità… oltre che di una neppure celata arroganza!
Se invece fosse buon conoscitore del mondo antico e Cristiano… dovrebbe avere stampato in testa a lettere cubitali la locuzione latina ERRARE HUMANUM EST PERSEVERARE AUTEM DIABOLICUM, completandola, secondo la formulazione presente nei Sermones di Sant’Agostino, con la precisazione per animositatem (per superbia).
Dunque forse sarebbe meglio che ascoltasse un buon consiglio: si prepari a cedere il passo per non guastare ulteriormente il RITMO DI MONZA!