La memoria della città è da tutelare, da recuperare, da ricostruire, da sfruttare per arricchire la città: da rispettare.

Quando i cittadini “urlano” ai politici che così non va bene, questi ultimi dovrebbero capire che il cambiamento di rotta è indispensabile, non certo per risalire nei consensi, ma perché la città è dei cittadini e non dei governanti. In assenza di una visione di città futura, dopo oltre tre anni di governo della città, l’amministrazione Pilotto, da conferma di non avere idee.
Ora è molto chiaro (se ve ne fosse stato bisogno) non siamo per niente d’accordo, tanto più che di una città piena di cemento tra residenza e commerciale non sappiamo proprio cosa farcene.

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Il pasticcio dell’ex Macello e le bugie sul futuro dell’area

Cosa resta ai cittadini del sogno di avere un polo scolastico, un campus studentesco al quale il quartiere, e tutta Monza poteva guardare come una vera e propria risorsa e occasione di rilancio culturale ed economico?
Nulla, l’amministrazione monzese pensa di “svendere” anche questa come ha fatto con le altre dopo aver detto per anni che non si può costruire nulla.

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La vicenda Turato: cosa bolle in pentola

A pochi giorni dal licenziamento dell’assessore Turato sono molte le voci che circolano su chi dovrà occupare il posto vacante, e altrettante quelle che darebbero una spiegazione in chiave politica sul perché sia stata licenziata (manca ancor la preannunciata spiegazione della diretta interessata). Noi rimaniamo ad osservare non senza evidenziare che la città sta pagando un prezzo troppo alto.

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Replica alle dichiarazioni di Lamperti sul Cittadino di Monza del 18 Aprile 2024.

La passione civica dei comitati, a cui si aggiunge l’operato del nostro Osservatorio, per chiedere all’Amministrazione di chiarire le scelte ingiustificate ed infondate su cui si basano le approvazioni di piani attuativi che potrebbero essere fermati. Monza è un cantiere a cielo aperto… di destinazioni residenziali di cui la città non ha bisogno!

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