La bellezza di una città appartiene alle idee delle persone non ai partiti politici

Nella città di Limbiate, cittadina di 35.714 abitanti elevata a città con decreto del Presidente della Repubblica soltanto nel 2018, con la partecipazione attiva del Comune, sono state organizzate nel mese di giugno 2025 visite gratuite, oltre ad alcune ville storiche ubicate nel territorio, anche all’ex ospedale psichiatrico, noto come manicomio di Mombello, all’interno del quale è stato anche promosso un convegno internazionale di studi sulla disabilità intellettiva e l’autismo.
Il Sindaco in quella circostanza ha illustrato i progetti in corso: riqualificazione di due padiglioni da destinare a residenze per l’esecuzione di misure cautelari a carico di autori di reato affetti da disturbi mentali, realizzazione di un centro diurno per ragazzi disabili, di un consultorio familiare, della nuova casa di comunità.
Ed ha aggiunto “vogliamo sognare una città diversa… trasformarla da paese del dolore a città della salute” “serve un cambiamento culturale…come sindaco sogno che si può ripartire, guardando un mondo diverso...”.

Dunque non demolizione…ma conservazione e recupero!
Visione del passato e del futuro e quindi scelte amministrative totalmente opposte a quelle dei nostri amministratori monzesi; progetti di continuità della realtà cittadina; il passato che sorregge e si salda al presente, manifestazione di profondo amore e rispetto per la Comunità che ti ha scelto alla sua guida.

Sempre a Limbiate lo stesso Sindaco Antonio Romeo racconta la storia della Villa settecentesca fatta costruire dalla famiglia Molinari (ricchi commercianti), quasi distrutta in un incendio del 2017, acquistata all’asta nel 2021 dal Comune di Limbiate proprio per la determinazione del Sindaco Romeo e per la passione dell’amico Ambasciatore Attanasio (ucciso in Congo pochissimi giorni dopo l’aggiudicazione).
Il Sindaco ha portato avanti il progetto di recupero, conseguendo un finanziamento di 8,5 milioni (5 dai fondi PNRR e la parte restante dai fondi comunali).

I lavori nella Villa Attanasio così nuovamente intitolata) sono stati avviati nel 2024 e procedono per la prevista conclusione nel 2027. E quale sarà la sua destinazione funzionale? Dice il Sindaco: “nuova biblioteca civica…sala espositiva, luogo per convegni, mostre, concerti; un grande spazio dedicato alla cultura, agli studenti, alla cittadinanza”.
A Monza invece l’unica continua assordante proposta amministrativa è abbattere costruzioni, dissodare aree, eliminare boschi, costruire supermercati, residenze per pendolari ( i dannati dell’asfalto), negozi, bar.
Cancellare e dimenticare i luoghi del dolore” proclama un assessore monzese...e fare “business”: Trump -che abbatte una parte storica della Casa Bianca per fare una sala da ballo- docet…avrebbero detto i nostri gloriosi antenati romani.
Anzi, per rendere l’investimento più profittevole per il privato, l’area dell’ex carcere monzese è stata fatta rientrare tra le “aree dismesse” ottenendo un premio volumetrici: tanto che c’erano perché non dare un plus ai costruttori.
Quale differenza abissale! Cosa è rimasto della salvaguardia degli “interessi collettivi” che era la bandiera della sinistra?
Ed una chiosa finale: il Sindaco di Limbiate (di nascita nella lontana provincia di Crotone, ma evidentemente sentimentalmente molto integrato nella città’ di adozione!) è al secondo mandato consecutivo.

Possiamo anche noi Monzesi imparare a “scegliere” la persona, che amministrerà la nostra città, per quello che ha fatto e per l’affidabilità nella scelta dei suoi collaboratori, esclusivamente sulla base di criteri di competenza e trasparenza e non per personale amicizia o per sudditanza ai gruppi politici che l’hanno candidato?
Noi pensiamo proprio di sì.