Le spese eque e giuste.

Qualcuno ricorderà, pensiamo, il consiglio Comunale del 23 gennaio 2023. In quella sede - per spiegare, a chi non ha troppa confidenza con l’organizzazione dell’Amministrazione Comunale di Monza, l’Assessore Longoni, ritenuto dal Sindaco molto più bravo, competente ed affidabile degli altri suoi colleghi, da nominarlo, con sorpresa generale, vista la sua assenza in campagna elettorale, suo vice, ed assegnargli la gestione di quasi tutta l’attività operativa del Comune (bilancio, appalti, patrimonio, PNRR, società’ partecipate) - ha illustrato una delibera, presentata alla approvazione del Consiglio Comunale, nella quale si negava ai cittadini monzesi l’annullamento automatico degli interessi e delle sanzioni sui tributi comunali di piccolo importo (€ 1000,00) non pagati nel periodo 2010 /2015, come la legge dello Stato pur consentiva.

Il motivo scritto nel testo della proposta era davvero rilevante: il mancato introito di quelle somme (attese da 8 a 10 anni) poteva mettere in crisi il bilancio comunale! Alcuni consiglieri dell’opposizione hanno fatto però notare che la cifra incriminata, a ben calcolarla (prescrizione… irreperibilità o incapienza del debitore) sarebbe ammontata a non più di € 60.000,00 per cui sarebbe stata altamente improbabile che avrebbe potuto mettere in crisi un bilancio di milioni di euro!

Ma l’Assessore, irremovibile, sostenuto nell’occasione appassionatamente dal Sindaco, ha coraggiosamente svicolato dal rischio di veder bocciata la proposta così come è stata presentata, con un’invocazione che fa sempre effetto: trattasi di una scelta di giustizia, anzi di equità!
Ne’ importa se lo Stato poi, con una evidente diversa visione dal Comune di Monza dell’equità e della giustizia, questo annullamento lo concede a richiesta diretta del cittadino: la vessazione ai poveri cittadini è assicurata ……ma i sacri principi sono salvi!

Passano un po’ di giorni e dalle “nebbie” emerge un curioso atto amministrativo -per l’esattezza una Determinazione Dirigenziale-che comunica la decisione assunta da un “funzionario” comunale di acquistare, a trattativa privata, da alcune aziende del sud-Italia,un quantitativo di scrivanie, cassettiere, sedie, poltrone e tavolo riunioni, da stoccare in magazzino per ripristinare un’adeguata scorta da distribuire ai vari uffici dell’Ente che ne faranno richiesta per la sostituzione di arredi obsoleti e non più  riparabili o per l’integrazione in vista di un potenziamento di organico” ai quali più avanti si aggiungono anche appendiabiti, il tutto per la cifra totale di € 39.993,43 (IVA compresa).
Si tratta di una spesa sicuramente non iperbolica per il bilancio comunale……ma a noi sembra però davvero “diversamente “utile per i cittadini monzesi rispetto a quella negata il 23 gennaio 2023! 

Ci chiediamo: questa spesa è da annoverare come equa e giusta? o forse è sfuggita all’Assessore Longoni troppo impegnato a correre dietro alle sue molteplici incombenze?